sabato 29 gennaio 2011

Earth - Dylan Carlson's Interview about New Album




Il sito Metal Assault propone un interessante intervista a Dylan Carlson mente e padre fondatore degli Earth, di seguito riporto la traduzione di tale intervista, che ovviamente ha come tema principale l'imminente uscita del nuovo album degli Earth "Angels of Darkness, Demons of Light I", prevista per iprimi di Febbraio 2011.
L'intervista è stata condotta telefonicamente da Aniruddh "Andrew" Bansal il 27 Gennaio 2011
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Andrew: Dylan, che stai facendo oggi amico?
Dylan: Tutto bene, bevo caffè e mi sveglio (ride)
Andrew: Ho ascoltato il vostro nuovo disco che ormai è finito e pronto per l'uscita, pensi sia un nuovo passo verso una nuova direzi
one artistica del gruppo? Io penso che lo sia!
Dylan: Certo! ho la speranza che ogni nuovo disco sia una evoluzione (ride) Voglio dire, è divertente perchè ad ogni album che facciamo sembra che le nostre influenza vadano verso il passato, ancora una volta abbiamo delle opposizione in termini di titoli e canzoni e cose del genere, ma sicuramente abbiamo una nuova line-up e poi ho sempre voluto giocare con molti strumenti a corda come il violoncello.

Andrew: Questo è "Angels of Dark
ness, Demons of Light part I", significa che state già scrivendo una parte 2?
Dylan: La parte 2 è gia scritta e finita, abbiamo registrato materiale per due dischi durante la nostra ultima sessione in studio. Non sono sicuro quando la seconda parte sarà pubblicata. Avevamo troppo materiale per un doppio vinile e quindi abbiamo deciso di spezzarlo in due dischi. Non so quando la seconda parte verrà pubblicata, ma sono certo
che prima o poi arriverà quel giorno.
Andrew: Il titolo del disco è molto interessante per me, con questa contraddizione fra parole come "Angels of Darkness, Demons of Light", come è nato?
Dylan: Bisogna effettivamente dar credito a Karl Blau per il titolo, quando eravamo in tour se ne è spuntato con questo titolo, e
non sono sicuro di come sia andata la discussione ma gli dissi che glielo avrei rubato (ride). Dal mio punto di vista, sono stato recentemente a degli incontri sull'anti-monoteismo, quindi può essere che il titolo abbia a che fare con questa cosa, mi affascina la trappola che nasce dall'adesione alla logica di Aristotele. L'aut-aut, su-giù, bene-male, bianco-nero, e tutto il resto, come possiamo lottare per una cosa e ottenere alla fine il risultato opposto.

Andrew: Hai parlato della nuova line-up, pensi che ci sarà un nuovo elemento femminile stabile, come ad esempio la nuova violoncellista?
Dylan: Si certamente! credo che sia un bene avere più musicisti donne in quello che fino ad oggi è stato un gioco di maschi dominanti per troppo tempo (ride) . Alcuni dei miei musicisti preferiti sono donne, i miei contanti preferito sono donne, sono sempre stato un fan di Joan Jett, Jenis Joplin, Sandy Denny e Jacqui McShee dei Pentagle. Inoltre le ragazze sono più adulte e sono più alla mano dei ragazzi in tour (ride).
Andrew: C'è una canzone, all'interno del disco, a cui sei più legato? per me è Old Black!
Dylan: Si mi piace quella canzone! E stato qualcosa di diverso rispetto al resto dell'album, perchè ce l'avevamo già da tempo. Adrienne e io ce l'avevamo nel 2009 e l'abbiamo suonata anche nell'ultimo tour europeo degl
i Earth, è stato un tentativo cosciente di scrivere una canzone con una struttura tradizionale A-B-A-B, in oltre è stata la prima volta che scrivevo coscientemente qualcosa in MI minore. E stata sicuramente la canzone più strutturata del disco, mentre l'ultima è praticamente nata spontaneamente in studio. Quelle in mezzo lo stesso, avevamo i riff e ci abbiamo lavorato sopra. Abbiamo fatto un tour di 2 settimane nella West Coast e ho avuto il modo e il tempo di lavorarci con un "live setting". Quindi la composizione del disco va dal super-composto alla completa improvvisazione.
Andrew: Perfetto, a me Old Black da quel sentore western, come se potesse essere la colonna sonora di un un film di Clint Eastwood o qualcosa del genere!
Dylan: Sarebbe bello se ciò accadesse (ride).
Andrew: Hai fatto riferimento al tour passato spiegando come hai avuto modo di suonare e giocare con quella canzone, state preparando un tour per la promozione di questo disco nuovo?
Dylan: Si, abbiamo già confermato una data a Maggio a Mexico City, e sarà interessante perchè non abbiamo mai suonato laggiù! e fra Aprile e Maggio abbiamo già confermato il nostro tour Europeo, e poi partiremo per progettare un tour in America fra Giugno e Settembre credo, insomma staremo un sacco in tour.

Andrew: Hai parlato di struttura dei pezzi, penso che la maggior parte dei vostri pezzi non abbia una tipica struttura, quanto è diverso il vostro songwriting rispetto a quello di una qualsiasi altra band?
Dylan: I pezzi nascono in divenire, piuttosto che essere scritti, voglio dire, ci saranno uno o due riff su cui ho lavorato, di solito Adrienne arriva e cominciamo a lavorare poi all'interno della band ognuno da il suo contributo e aggiungono le loro parti. Abbiamo cambiato parecchio il nostro modo di lavorare, sicuramente questo disco è molto più spontaneo.
Andrew: Effettivamente è quello che ho percepito ascoltandolo, sembra quasi che vi siate seduti li e abbiate iniziato a suonare insieme tenendo quello che suonava bene e non importa se durava 8 o 10 minuti o qualsiasi altra durata.
Dylan: Sicuramente, questo disco è stato registrato più dal vivo. Eravamo tutti insieme in studio a suonare, e abbiamo ridotto al minimo le sovraincisioni cosa che in "The Bees..." avevamo usato moltissimo. Non siamo stati li a tenere conto dei tempi, mi piace il fatto che sia molto meno "overdubby", anche in "Father Midnight" l'assolo è stato registrato così come è venuto dal vivo senza alcuna sovraincisione. Sono molto contento di come sia venuto fuori!

Andrew: Questi due dischi verranno fuori uno dopo l'altro per il piacere dei fan, pensi che questo sia in parte dovuto al fatto di voler coprire il buco del passato, diciamo fra il 1997 e il 2005?
Dylan: Lo spero!!, stavo sistemando la nostra discografia l'altro giorno, stiamo facendo il nuovo sito internet e stavo scrivendo le note e altre cose e ho notato che dal nostro ritorno nel 2002 ad oggi ci sono ben 16 comunicati, rispetto ai 5 fatti con la formazione iniziale. Quindi siamo stati sicuramente più produttivi rispetto al passato (ride) e questo è il motivo per cui abbiamo registrato molte più cose, sono passati circa tre anni da quando è uscito "The Bees..."
Andrew: Hai parlato dei titoli poco fa, non significano niente nel contesto della musica, considerando il fatto che non c'è il cantato?
Dylan: E più una sorta di sensazione, voglio dire, "Father Midnight" ad esempio è stato scritto sulla base di questo riff di questo musicista Francese, Fred Chichin che mi piace molto, e lui aveva questa immagine. "Father Midnight" sembrava un buon tema e poi c'è roba presa da questo personaggio del film Constantine che mi piace. Per "Old Black" ci scherzavamo intorno e alla fine Adrienne disse : "Perchè non suoni qualcosa alla Neill Young?" e questo è quello che veniva fuori dal primo riff e poi ha altre connotazioni. C'è più un vago sentore che fa nascere i titoli delle canzoni, più che un vero e proprio "questo è ciò di cui si parla".

Andrew: Pensi che la musica strumentale sia più potente di una musica con la voce? Io penso di si perchè questo fa risaltare di più gli strumenti ed emoziona di più le persone.
Dylan: Si mi piace moltissimo, perchè fa partecipare di più le persone nel "sentire" le canzoni piuttosto che dirgli che questa canzone parla del mio mal d'amore o di una macchina che corre veloce, sai di cosa sto parlando? Penso che dia possibilità alle persone di partecipare alla canzone piuttosto che dare un senso gerarchico ai significati. Per questo mi piace così tanto suonare dal vivo perchè posso condividere con le persone e tutti gli interessati il significato piuttosto che privilegiare un gruppo di persone piuttosto che un altro.
Andrew: Beh Dylan è stato un assoluto piacere parlare con te e ci vediamo quando verrete in tour da queste parti!
Dylan: Ok perfetto, fatti vedere e presentati ad uno dei nostri show.

Traduzione di PostNero
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A questo link l'intervista originale in Inglese :

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