domenica 27 febbraio 2011

Burzum - Fallen (2011) Review


Si apre ufficialmente oggi la mia collaborazione con Audiodrome, sito musicale con recensioni, interviste, approfondimenti su tutto ciò che è musica, italiana ed estera. Questa collaborazione si apre nel segno del "conte" infatti di seguito la mia recensione per Audiodrome del nuovo disco di Bruzum, "Fallen".

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Il Conte è tornato.

Burzum, l'incarnazione di ciò che la musica non dovrebbe essere in un ottica morale, ritorna ad un anno di distanza dal suo disco post-carcere (Belus).

Fallen, questo il titolo del nuovo lavoro è un disco serio, maturo concepito in maniera ragionata. Sette tracce ruvide, scontrose, apertamente black metal. Siamo nel 2011 e molti potrebbero storcere il naso nel sentire che la musica di Burzum è black meta e basta, perchè oggi come oggi siamo abituati ad imbastardimenti con lo sludge, con il doom, con l'hardcore, ma Varg Vikernes è uno di quelli che non andrebbe mai a contaminare il "suo" genere con qualcos'altro, per questo è uscito dalla sua fattoria con un disco puro.

Stando alle dichiarazioni stampa, invece, Fallen avrebbe dovuto contenere delle innovazioni travolgenti, ma dopo l'ascolto ci si accorge che queste in realtà consistono solo nella presenza di alcune voci melodiche, che nell'ottica ortodossa di Burzum, però, possono anche sembrare grandi cambiamenti. Chi lo ha seguito dal punto di vista musicale, infatti, capirà subito come quest'aggiunta per lui sia stata come un salto nel vuoto.

Non esiste più in Varg quella spigolosità anni '90, quella violenza insita in ogni nota dei suoi EP (Aske su tutti) e dei suoi album. Ritroviamo piuttosto quella melodia, quei suoni che, come in Belus, richiamavano Filosofem, il suo capolavoro. Falle è un esempio di come oggi si può fare del black metal serio e senza fronzoli, che va diretto al suo scopo, lanciare un messaggio, un monito, quasi un avvertimento.

In questo disco i testi assumono un ruolo pressochè fondamentale, tanto che nella loro traduzione in Inglese (non in americano, ma in Inglese, come specifica Vikernes sul suo sito) possiamo cogliere il vero significato di questo album: cadere, precipitare, disgregarsi, lasciare che l'inevitabile faccia il suo corso, in una continua ricerca di redenzione e purificazione. Il conte non è più un ragazzino selvaggio e spavaldo, ora è un uomo con il suo trascorso e le sue esperienze e arriva a maturazione con questo disco che si colloca sicuramente fra i migliori album black metal che la scena possa offire: schietto, sicnero e cupo e perfettamente in linea con l'ideale di "genere musicale" che Burzum rappresenta. Fallen è un concept, o forse sarebbe meglio dire un concetto, un'idea o un pensiero che diventa così grande da non poter fare a meno di essere espresso o condiviso.


Siamo di fronte ad un album che allenta - anche se di poco - il legame con gli anni '90, assolutamente poliedrico e da scoprire poco per volta, prestando attenzione al messaggio che nelle singole tracce trova spazio fra un grido straziante e un coro melodico, accompagnato dal suono di chitarra così riconoscibile e dal suo blastbeat infernale ed alienante.




Tracklist




01. Fra Verdenstreet

02. Jeg Faller

03. Valen

04. Vanvidd

05. Enhver til Sitt

06. Budstikken

07. Til Hel Og Tilbake Igjen



mercoledì 23 febbraio 2011

The Melvins - News about new live album





I Melvins, storica band americana, padre dello Sludge scampa miracolosamente al terribile terremoto che ha scosso la Nuova Zelanda, infatti King Buzzo & soci si trovavano proprio a Christchurch proprio durante le fortissime scosse.

Fortunatamente ne sono usciti totalmente illesi e il loro tour riprenderà appena possibile, però nel frattempo annunciano che a Maggio uscirà per Ipecac un nuovo disco live dal titolo "Sugar Daddy Live".

Non ci sono altre news ad oggi, ma sicuro che in queste settimane arriveranno notizie fresche e aggiornate.
Per ora possiamo solo augurarci che il live in questione abbia un effetto decisamente migliore rispetto all'ultimo album studio uscito nel maggio/giugno dell'anno scorso "The Bride Screamed Murder" che aveva sinceramente lasciato tutti con un bel po' di amaro in bocca!

Confidiamo nel Melvins, che nonostante tutto sono e restano uno dei gruppi più enormi attualmente in attività!

domenica 20 febbraio 2011

Deaf Center - Owl Splinters Review & Discography (2011)





Avere una passione incontrollabile per il Nord Europa porta spesso a scontrarsi con realtà veramente mirabili, e una di queste è rappresentata dai Deaf Center.

Norvegia, pianoforte, elettronica e paesaggi oscuri, malinconici, drammaticamente morbidi che scivolano attraverso note sussurrate come soffi di vento freddo ma incomprensibilmente accogliente.
Questo è quello che Deaf Center riescono a creare nel loro ultimo album "Owl Splinters" da poco uscito. Incredibile è il modo in cui questi due ragazzi norvegesi riescano a creare un sogno buio e spaventoso ma contemporaneamente morbido ed elegante. Sembrano non sbagliare niente nelle loro composizioni, è veramente un lavoro arduo provare a trovare un qualcosa di fuori posto è tutto così perfettamente armonico da restare quasi esterrefatti.

Soundscape freddi sicuramente, non tradiscono la loro provenienza, ma al contrario di molti artisti nordici loro non sono "difficili", non si ha la sensazione di ascoltare un qualcosa di lontano e di poco coinvolgente e la cosa grandiosa è che questa sensazione di familiarità e dolcezza non è presente solo nel loro ultimo lavoro ma anche nei passati, e questo da a mio avviso un immagine di serenità e pulizia che pochi musicisti riescono a dare se non dopo carriere intere.

Come non rimanere affascinati da questi dischi, da questo gruppo, dal loro messaggio catartico e infinitamente perfetto. Hanno la capacità di mettere in pace l'anima dopo pochi minuti di ascolto e non importa che fuori la vita scorra frenetica ed irreversibile, loro sanno fermare sanno "ghiacciare" l'attimo in cui la musica esce dallo stereo ed entra nell'ascoltatore.
Non uso la parola "perfezione" sol per paura di un risveglio precipitoso, ma i loro dischi sono un qualcosa di magico e affascinante.

Due Album, un paio di EP, una discografia d'avere e stringere gelosamente a se, difficile forse apprezzarli in un periodo estivo caldo e afoso come quello italiano, ma in giornate come quelle di questo periodo diventano una colonna sonora lisergica e accomodante, un abbraccio gelido ma che miracolosamente sa scaldare.


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Artist: Deaf Center
Album: Pale Ravine
Release : 7/11/2005

Tracklist:

01. Lobby
02. Thread
03. White Lake
04. Path To Lucy
05. Stone Beacon
06. Weir
07. Loft
08. Thunder Night
09. Lamp Mien
10. The Clearing
11. Fog Animal
12. Eloy

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Artist: Deaf Center
Album : Owl Splinters
Release: 14/02/2011

Tracklist:

01. Divided
02. Time Spent
03. New Beginning ( Tidal Darkness )
04. The Day I Would Never Had
05. Animal Sacrifice
06. Fiction Dawn
07. Close Forever Watching
08. Hunted Twice


giovedì 17 febbraio 2011

d.u.n.e. - New Album MARMO Free Download (2011)


Come annunciato qualche giorno fa a Marzo uscirà il nuovo disco dei d.u.n.e., ma da oggi è possibile fare un free download dell'intero album!!!

Mi raccomando, che questo vi serva semplicemente per poterlo acquistare ancora con più vigore di prima ehehhe...

Appena possibile ci sarà anche la recensione, per ora ascoltiamo!!


Artist: d.u.n.e.
Album : Marmo
Release: Marzo 2011
Label: Donnabavosa/Wallace Records/ In Limine/ Shove Records/ Neat is Murder/ Sanguedischi

Tracklist:

01. Cannibale
02. Supernova
03. Allarme
04. Breccia
05. Il fiume (pt II)
06. Astronomy Domine
07. Gorgo

Dead Elephant - News about New Album Thanatology (2011)






L'elefante morto sta tornando!!!

FINALMENTE arriva l'annuncio ufficiale dell'imminente uscita del secondo disco dei Dead Elephant, una delle migliori band italiane attualmente presenti sulle scene.

La pesantezza questa band ce l'ha nel nome, ed è riuscita ad imporsi con il debut di due anni fa "Lowest Shared Descent", che si impose in maniera a dir poco fulminante sulla scena "pesante" italiana e non.
Finalmente ieri sera è arrivato l'annuncio che il seguito di quel capolavoro sta per arrivare...

"Thanatology" il nome di questo disco nuovo che uscirà per Riot Season è previsto per Maggio sia in versione CD che in versione limitata per il doppio vinile.
Ci si aspetta un bel mix di Doom, psichedelia, ambient e malattie varie... e la pressione sale sapendo già di cosa sono capaci questi piemontesi, che nonostante le vicissitudini poco piacevoli e i problemi di line-up, finalmente ritornano!!


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E ora per chi non li conoscesse o se lo fosse perso pigliatevi il debut, che merita TANTISSIMO!

Artist: Dead Elephant
Album: Lowest Shared Descent
Release : 18/12/2007

Tracklist:

01. Introducing my Eyes, in Flames
02. Another Fuckin' Word to Say We Miss You
03. Post Crucifixion
04. Black Coffee Breakfast
05. Abyss Heart
06. Clopixol
07. The Same Breath
08. The Worst and the Beast


Boris - News about TWO new Albums!! (2011)


Riprendiamo la rotta e torniamo a parlare di musica...


Giornata pregna di novità ed iniziamo segnalando una doppia uscita a nome Boris.

Il trio giapponese annuncia che il 26 Aprile 2011 verranno pubblicati ben due full-lenght ognuno dei quali pare rappresenterà un lato della corposa essenza maligna che contraddistingue i nostri nipponici.

Il primo disco s'intitolerà "Attention Please" e a quanto ci dicono in questo album tutte le vocals sono state registrate dal chitarrista, dando così un "tono" totalmente diverso rispetto a qualunque altra uscita dei Boris. La seconda uscita invece prenderà il nome di "Haevy Rocks", titolo che per altro era stato assegnato anche ad una precedente uscita datata 2002. Questo secondo album si prevede molto più "rumoroso" vengono annunciati droni e masse di distorsione.
Insomma un bell'Aprile caldo per i Boris, e purtroppo ad oggi oltre a dare questa notizia possiamo fare molto poco.

Quando li avremo, li avrete anche voi!

Artist: Boris
Album: Attention Please
Release: 26/04/2011
Label: Sargent House

Tracklist:

01. Attention Please
02. Hope
03. Party Boy
04. See You Next Week
05. Tokyo Wonder Land
06. 16:47:52...
07. Aileron
08. Les Pauls Custom
09. Spoon
10. Hand in Hand

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Artist: Boris
Album : Heavy Rocks
Release: 26/04/2011
Label : Sergent House

Tracklist:

01. Riot Sugar
02. 8
03. GALAXIANS
04. Jackson Head
05. Missing Pieces
06. Key
07. Window Shopping
08. Tu, la la
09. Aileron
10. Czechoslovakia



mercoledì 16 febbraio 2011

Sea Shepherd - Japan Whaling Fleet is over


Oggi esuliamo totalmente dagli argomenti che solitamente trattiamo, oggi è una giornata diversa, questa mattina abbiamo ricevuto una notizia meravigliosa per tutte quelle persone che hanno a cuore il pianeta e le meraviglie naturali che ospita!

L'associazione animalista e antispecista Sea Shepherd Conservation Society è riuscita a BLOCCARE la pesca di frodo delle baleniere giapponesi nell'Oceano Antartico!
Il Giappone ha deciso di fermare le navi e sta valutando se farle rientrare in patria!!!

Questa è una grande vittoria che va condivisa con tutti quelli che anche solo spiritualmente hanno a cuore il bene degli animali!



Tutti i grandi giornali italiani e del mondo intero sta mattina danno la notizia. Bisogna festeggiare, bisogna dare merito a chi si è battuto per ben 7 anni in prima linea contro questo massacro.
Le balene vivono, le balene ringraziano, tutti noi ringraziamo Sea Shepherd e tutti i suoi volontari, a terra e in mare!

GRAZIE!!!

Di seguito alcuni link importanti!

Sea Shepherd Italia : La fine di un epoca


Corriere della Sera : Sospesa la caccia alle balene


Da domani torneremo a parlare di musica, ma oggi festeggiamo!!!!

lunedì 14 febbraio 2011

Mogwai - Hardcore will never die, but you will (2011) Review, Order & Listen


Esce ufficialmente oggi "Hadrcore will never die, but you will" il nuovo disco dei Mogwai.
Questo è il settimo album studio per la band di Glasgow, e gli anni che passano si sentono...

Per carità i Mogwai son sempre i Mogwai, se quello che ci regalano con questo nuovo disco portasse il nome di un qualsiasi altro gruppo sarebbe sicuramente da considerare un discone, ma da loro ci si aspetta qualcosa di diverso.
Dopo sette dischi hai bisogno dell'innovazione, delle emozioni, della struggente forza espressiva cui gli scozzesi ci hanno in qualche modo abituato.

Purtroppo questo disco l'innovazione non ce l'ha, o almeno è troppo poca e ben nascosta per risultare elemento caratterizzante. Stesso discorso per il lato emotivo, è difficile farsi trascinare da questo disco nuovo abbiamo nella loro discografia capitoli molto più trascinanti e quindi è inevitabile rimanere un po' disorientati.
Spesso le aspettative rendono l'uscita difficile da digerire, forse il nome del gruppo crea aspettative troppo alte.
Questo lavoro nuovo ha pochi momenti di vera gloria, il resto è la solita struttura post-rock che sinceramente dopo sei album speravi di vederla almeno mutata.
Ribadiamo però il concetto fondamentale, non siamo davanti ad un brutto album, anzi, è un disco ottimamente suonato e registrato con una cura quasi maniacale, e questo è sicuramente merito dell'esperienza acquisita dai Mogwai, che nonostante ricalchino alcune strutture trite e ri-trite comunque lo sanno fare molto meglio di altri. Lavoro opaco, ci si aspettava di più anche se resta il fatto che questi signori meritano il nostro rispetto e la nostra stima se non altro per quello che sono riusciti a rappresentare in questi anni, in un mondo dove il rischio di collassare su se stessi è pressochè elevatissimo!

Il disco è disponibile da oggi in vari formati, un doppio CD, dove oltre al disco vi è un secondo cd con un'unica traccia tratta dall'installazione dell'artista Douglas Gordon "Monument for Forgotten Future", disponibile sul sito della band, mentre la versione in vinile viene distribuita dalla Sub Pop, storica etichetta americana.


Album: Hardcore will never die, but you will
Artist: Mogwai
Release: 14/02/2011
Label: Rock Action/Sub Pop

Tracklist:

01. White Noise
02. Mexican Grand Pirx
03. Rano Pano
04. Death Rays
05. San Pedro
06. Letters to the Metro
07. George Square Thatcher Death Party
08. How To Be a Werewolf
09. Too Raging To Cheers
10. You're Lionel Richie




sabato 12 febbraio 2011

Sembler Deah - New Group from Amenra/Kingdom/Treah Sektori News About New Album



Quando nasce un nuovo gruppo formato da membri di altri gruppi c'è sempre una grande aspettativa, ed è per questo motivo che nasce questo post.

Ieri sera tramite la pagina facebook degli Amenra veniamo a scoprire che a Marzo di quest'anno uscirà il primo disco dei Sembler Deah.
Chi sono? presto detto. Ne fanno parte Colin H. van Eeckhout (Amenra, Kingdom, Blind to Faith), Mathieu van de Kerckhove (Kingdom, Amenra, Syndrome) e Dehn Sora ( Treha Sektori).
Da quanto viene indicato questo progetto dovrebbe portare avanti un discorso in ambito ambient, drone, vengono annunciati anche Soundscape il tutto mischiato con ambienti a luce fredda, insomma si prospetta qualcosa di essenzialmente etereo e disturbato.



L'esordio si compone di quattro tracce per una durata di 35 minuti ed uscirà per Kaosthetik Records, al momento non sono noti ne artwork ne tracklist.


ZU - News about New Line-Up and more...






Gli Zu, ormai "storica" band italiana da un annuncio che da un lato non può che rattristare i fan, ma dall'altra lascia aperte tutte le porte a questo gruppo che è oramai considerabile uno dei più importanti gruppi musicali al mondo.

Lo storico batterista Jacopo Battaglia lascia gli ZU per dedicarsi a progetti diversi, ma questo non poterà alla fine del progetto ZU, che a detta di Massimo e Luca continuerà a sfornare idee, musica e progetti.

Di seguito il comunicato ufficiale rilasciato sul sito ufficiale della band:

Cari amici e affezionati degli Zu, abbiamo delle novita' per voi. Cattive da un lato, perche' dopo 10 anni, per la prima volta la nostra formazione cambiera': Jacopo Battaglia lascia il suo posto dietro i tamburi per concentrarsi al meglio su altri progetti. Di comune accordo abbiamo deciso che il modo migliore di lasciare la band fosse quella di salutare noi ed il nostro pubblico con una breve serie di concerti in Italia e in Svizzera a Marzo 2011. Non ci sono risentimenti o emozioni negative, auguriamo a Jacopo tutto il meglio per le sue future avventure. D' altra parte, Massimo e Luca hanno deciso di continuare Zu, poiche' sentiamo che la miniera che ci ha portato a realizzare 14 album e piu' di 1500 concerti in tutto il mondo non si e' affatto esaurita. Annunceremo al piu' presto la nuova formazione e speriamo di tornare quanto prima con nuova musica. Feb 2011.

Dear Zu friends and aficionados. We've got news for you. Bad on one side, as Zu for the first time since 10 years is changing its line-up. Our drummer Jacopo Battaglia has decided to leave the band and focus on other projects. We'll play a last bunch of shows in March 2011 so he can say bye to our audience in the best way, and there is no better way for us to seperate than playing together. No grudge, no hard feelings, we wish Jacopo all the best for his future creative endeavours. On the other side, the band will go on, as Massimo and Luca both feel strongly that the mine that gave us 14 albums and more than 1500 gigs worldwide is far from being exhausted . We will announce as soon as possible the new line-up and we strongly look forward to go on creating music as Zu. - Feb 2011


Quindi, non resta che attendere nuove evoluzione firmate ZU!

venerdì 11 febbraio 2011

Neurosis Interview, News about everythings!!


Il sito metalitalia.com pubblica una grandiosa intervista ai Neurosis, nella fattispecie con il chitarrista/cantante Steve Von Till, la riporto qui nella sua interezza!
"SOULS AT ZERO" STA PER ESSERE RIPUBBLICATO DALLA VOSTRA NEUROT. COSA RAPPRESENTA PER VOI QUESTO ALBUM E COME E' STATO CONCEPITO?
"Come ogni passo che abbiamo fatto musicalmente nella nostra carriera, anche 'Souls At Zero' ai tempi fu per noi un passo in avanti enorme e un imporantissimo banco di prova per le nostre capacità compositive e la nostra visione musicale. Fu il primo vero slancio in avanti che ci fece capire dove eravamo diretti musicalmente. Fu senz'altro l'elemento conturbante della nostra carriera che ci fece capire dove volevamo andare, il problema era che non sapevamo ancora come andarci. Prima di allora eravamo solo dei ragazzini incazzati con le nostre chitarre, non sapevamo che la nostra musica oltre a un catalizzatore per la nostra rabbia potesse essere anche una forma d'arte. Con 'Souls At Zero' lo abbiamo scoperto. Abbiamo scoperto che i synth, le tastiere e i campionamenti potevano portare il nostro sound ad un livello successvio, renderlo molto più epico e liberarci così da tante restrizioni che avevavamo avuto musicalmente fino a quel momento".

HAI MENZIONATO L'USO DELL'ELETTRONICA NELLA VOSTRA MUSICA. DA DOVE E' SCATURITO IL DESIDERIO DI INCORPORARE TALI STRUMENTI IN UN SOUND CHE COMUNQUE FINO AD ALLORA ERA PRIMITIVO, ARRABBIATO E RADICATO NEL PUNK?
"Come ti dicevo c'erano dei suoni che avevamo in testa che volevamo creare, ma non sapevamo ancora come. Sapevamo però che molte band non punk utlizzavano tastiere e synth con successo e ci siamo detti: cazzo, ci sono queste macchine che certe band usano e che permettono loro di poter creare qualunque sound vogliano. Fu allora che capimmo che con certa strumentazione le possibilità soniche dei Neurosis si sarebbero espanse a dismisura. A differenza delle band industrial ed electro del tempo, però, noi non volevamo creare suoni sintetici e artificiali, ma usare quella strumentazione per incorporare nella nostra musica i suoni del mondo, della nostra esistenza e di tutto ciò che ci circondava. Credo che in questo senso il primo vero impulso all'uso dell'elettronica sia nato in noi grazie agli Einsturzende Neubauten. Eravamo scoinvolti da come quella band era riuscita a catturare i suoni di tante cose del loro mondo circostante ed iniettarli direttamente nelle loro canzoni".

COME SPIEGHERESTI LA PARABOLA DEI NEUROSIS DA “PAIN OF MIND” AD OGGI, SIA SUL PIANO UMANO CHE SU QUELLO MUSICALE? COSA E' SUCCESSO AI NEUROSIS SIA COME UOMINI CHE MUSICISTI PER DARE VITA AD UNA EVOLUZIONE COSI' DRASTICA?
"E' strano che tu lo chieda, perché in effetti la nostra vita e questa musica ormai sono un unica indissolubile entità, e non si può più distinguere l'una dall'altra. Credo che questo percorso musicale sia null'altro che una istintiva e inevitabile operazione di purificazione e rinascita continua delle nostre anime. Questa musica salva le nostre vite e le nostre anime ogni giorno. Ne abbiamo passate tante, senza questa musica come valvola di sfogo saremmo distruttivi in altri modi. Quindi meglio così".


E' CHIARO INSOMMA CHE LA VOSTRA EVOLUZIONE SONORA E' UN QUALCOSA DI INCOMBENTE ED INEVITABILE DI CUI AVETE BISOGNO COSTANTEMENTE. A QUESTO PUNTO PENSI CHE I FAN DEI NEUROSIS, SOPRATTUTTO QUELLI NUOVI, RIUSCIRANNO MAI A SENTIRE DAL VIVO QUELLE VECCHIE CANZONI? E COME VEDETE QUEI PRIMI ALBUM ADESSO, DOPO TUTTI QUESTI ANNI?

"La maggior parte di ciò che è vecchio nel mondo dei Neurosis, è anche morto. Quelle canzoni sono morte, non torneranno mai più. Ogni tanto proviamo a riportarle in superficie in sala prove, giusto per vedere cosa quelle canzoni ci trasmettono nel presente, ma sono sempre tentativi inutili di cui ci stiamo stufando sempre più. Quelle canzoni non le sentiamo più e se c'è una cosa che non vogliamo fare mai è mentire a noi stessi. Quelle canzoni sono andate, basta".


AVETE MAI PENSATO DI REINTEPRETARE QUEI VECCHI PEZZI PER VEDERE SE IN QUALCHE MODO SONO RIALLACCIABILI AL VOSTRO SOUND DEL PRESENTE?

"Non ne vedo il motivo, sarebbe una perdita di tempo, e noi oggi abbiamo di meglio da fare che andare a rivangare il nostro passato".


ORMAI ANCHE I SASSI SANNO CHE STATE LAVORANDO AD UN NUOVO ALBUM. C'E' QUALCOSA CHE CI POSTRESTI ANTICIPARE SU QUESTO LAVORO?

"Non molto, visto che anche per noi è ancora un mistero. Siamo ancora alla fase in cui spargiamo dei semi, li lasciamo germogliare e poi se ciò che scaturisce è vivo e si muove cerchiamo di raccoglierlo. Ciò che è nato per ora è troppo sparpagliato per poterne fare un raccolto vero e proprio, ma siamo sicuramente arrivando a quella fase di scrittura in cui i frutti sono sempre più maturi e pronti da raccogliere. Il nostro processo di scrittura è un percorso arduo in cui ad un certo punto prendiamo tutto quello che è nato, lo distruggiamo e poi lo rimettiamo insieme. Insomma, vedremo, anche per noi per ora è un mistero che stiamo cercando di risolvere".


NONOSTANTE SIATE DELLE VERE LEGGENDE QUI NELLA BAY AREA, AD UN CERTO PUNTO AVETE DECISO DI TRASFERIRVI ALTROVE. COME MAI QUESTA SCELTA?

"Mah, Dave e Jason ancora sono qua. Dave vive a Berkeley mentre Jason sta poco fuori San Francisco, a Santa Rosa. Scott è andato a cercare un po' di pace per sé e la sua famiglia nell'Oregon, mentre io vivo e lavoro nell'Idaho. La Neurot inatti è stanziata lì, ma il mio lavoro principale è insegnare ai bambini delle elementari, un lavoro che amo. Non so che altro dirti, abbiamo tutti le nostre vite quotidiane e i nostri lavori. Per continuare a creare la nostra musica ci siamo resi conto che avevamo bisogno di sistemarci e mantenerci con altre attività, e così abbiamo fatto".


NEGLI UTLIMI ANNI AVETE FATTO UN OTTIMO LAVORO NEL RIENTRARE IN POSSESSO DEI VOSTRI PRIMI ALBUM E RIUSCIRE COSI' A RIPUBBLICARLI E RIDISTRIBUIRLI NEL MODO GIUSTO, MA LA PARTE PIU' SOSTANZIOSA E FAMOSA DEL VOSTRO CATALOGO FU PUBBLICATO DALLA RELAPSE. CHE INTENDETE FARE CON QUEGLI ALBUM E COME SONO I RAPPORTI CON LA RELAPSE?

"Con la Relapse e Matt Jacobson abbiamo un ottimo rapporto e ci parliamo regolarmente. Loro ci hanno sempre trattati bene e hanno sempre dato la giusta visibilità ai nostri album. Non credo che i Neurosis pubblicheranno altro materiale inedito tramite la Relapse ma discutiamo spesso la possibilità di ripubblicare vecchio materiale in vinile. E' un discorso sempre aperta con loro, vedremo. In generale comunque siamo sempre molto concentrati sul nostro lavoro, la nostra etichetta e la nostra indipendenza artistica".


PENSATE CHE UN GIORNO RIAVRETE IL CONTROLLO DELLE VOSTRE USCITE PUBBLICATE DALLA RELAPSE?

"Non lo so, amico, quegli album ormai sono i loro, non c'è molto che possiamo fare".


TORNANDO ALLA NEUROT, COSA HA IN PROGRAMMA L'ETICHETTA PER IL 2011? AVETE MESSO SOTTO CONTRATTO QUALCHE NUOVA BAND? CHE NOVITA' CI SONO IN ARRIVO?

"Abbiamo da poco messo sotto contratto gli Across Tundras. Fanno post-rock a modo loro e la loro proposta ci piace parecchio. Ci hanno appena consegnato il lavoro finito poco prima che partissimo per queste due date. Siamo molto eccitati per questa nuova aggiunta. Inoltre gli US Christmas hanno appena finto un nuovo album che consisterà di una sola lunga canzone. Un'altra uscita che attendiamo con molta impazienza. Sarà un lavoro grandioso".


QUALI ALTRE USCITE DEL 2010 TI SONO PIACIUTE? CI SONO ALTRE BAND CHE SECONDO TE HANNO LASCIATO IL SEGNO NELL'ANNO APPENA FINITO E CON CUI TI PIACEREBBE MAGARI COLLABORARE IN FUTURO?
"Non so che dirti, non vorrei tornare su discorsi già fatti, ma secondo me 'Run Thick In The Night' degli US Christmas è stata una uscita chiave fra le sonorità che apprezzo. Un grandissimo ritorno. Per il resto non lo so, ho l'orecchio sempre teso verso nuove entità musicali e stiamo sempre lavorando per pubblicare ottima musica, ma così su due piedi non mi viene in mente nulla".

CI SONO NOVITA' IN ARRIVO PER QUANTO RIGUARDA INVECE I VOSTRI PROGETTI SOLISTI E I NUMEROSI SIDE PROJECT AI QUALI LAVORATE COSTANTEMENTE?

"Per ora niente all'orizzonte perché siamo concentrati su questo nuovo album dei Neurosis. In fin dei conti non abbiamo mai avuto una tabella di marcia prestabilita per ciò che riguarda i Neurosis e ciò che riguarda invece side project o lavori solisti. Lavoriamo con istinto su tutto e quindi non è facile dire quando chi pubblicherà che cosa. Quando ce la sentiamo facciamo ciò che ci va di fare in quel momento, quindi è difficile fare qualunque tipo di previsione. Ti ripeto che per ora ci stiamo concentrando solo sui Neurosis e stasera infatti suoneremo due nuove canzoni dal vivo".


E' FIN DAI PRIMI ANNI DELLA VOSTRA CARRIERA CHE VENITE IN ITALIA A SUONARE. ANCHE SCOTT KELLY HA DI RECENTE SCELTO L'ITALIA COME UNA DELLE POCHE DESTINAZIONI PER IL SUO PICCOLO TOUR SOLISTA. SEMBRA CHE ABBIATE UN PUBBLICO AFFEZIONATO IN ITALIA...

"L'Italia è uno di quei posti in cui siamo sempre andati con piacere fin dagli inizi e un paese in cui torneremo sempre. Il pubblico li è veramente entusiasta, ci è sempre piaciuto moltissimo".


COME VEDI LA SCENA MUSICALE ITALIANA? CI SONO BAND ITALIANE CHE APPREZZATE?

"Assolutamente. L'Italia decenni fa aveva una delle scene progressive rock più invidiabili che ci fossero in circolazione. Ci sono vecchie band prog-rock italiane come i Goblin che apprezziamo tantissimo. Anche la scena hardcore era di tutto rispetto. 'Screams From The Gutter' dei Raw Power è uno di quegli album hardcore che mi ha cambiato la vita. Inoltre in riguardo a cose più attuali siamo fieri di dirvi che pubblicheremo il prossimo album degli Ufomammut, qualunque esso sia, non lo so, ma siamo già in trattative. Non so cosa vorranno fare, forse noi pubblicheremo il CD mentre loro si occuperanno del vinile, non lo so, staremo a vedere".


A TANTI MUSICISTI IN ITALIA SICURAMENTE PIACEREBBE SAPERE COME I NEUROSIS CREANO IL LORO SOUND UNICO E INIMITABILE. CHE STRUMENTAZIONE USATE?

"Mah, è una domanda che odio perché spiegare queste cose è una gran rottura di palle! Ci vorrebbero ore a spiegare tutto. L'unica cosa che posso dirti senza perderci ore è che io uso sempre la mia Stratocaster, che ormai della Stratocaster non ha più nulla perché è tutta fatta da pezzi e componenti Warmoth. Scott usa sempre la sua Studio e Dave la sua vecchia Ibanez. In realtà ciò che ha forgiato il nostro sound negli anni sono i pedali. Io ne aggiungo in continuazione ma sono diventati vermente troppi per poterli elencare!".


CHE DIFFERENZE CI SONO SECONDO TE TRA L'EUROPA E GLI USA? PENSI CHE LA BAND EUROPEE E QUELLE AMERICANE SI TROVANO AD AFFRONTARE PROBLEMI DIFFERENTI? I NEUROSIS IN QUALE DEI DUE MONDI SI SONO TROVATI MEGLIO?

"Difficile dirlo, anche perché noi ormai siamo abbastanza affermati e il nostro pubblico lo abbiamo. Inoltre ormai le cose stanno cambiando talmente velocemente da un giorno all'altro in entrambi i continenti che è difficile per noi, per come siamo messi oggi, fare un paragone sensato. In base alla nostra esperienza passata però, quando stavamo ancora lottando per farci conoscere, ti posso dire che gli Stati Uniti erano un posto spietato per le band underground e per chi non aveva tante possibilità. In Europa magari non vieni pagato più che negli Stati Uniti per esibirti dal vivo, ma almeno a fine serata qualcuno che ti offre un posto per dormire lo trovi. Qua negli Stati Uniti invece non ti aiuta mai nessuno e ti senti solo e disperso in un paese che alla fine è vastissimo, mentre cerchi disperatamente di promuovere la tua piccola band. Insomma, qua non è facile per niente. Poi alla fine, come ti dicevo prima, da nessuna parte è facile quando parti da zero ma l'ospitalità e il calore che si trova in Europa devo dire che ci hanno aiutato molto negli anni, ed è molto più tangibile rispetto a qua!".
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Plauso per la scelta dei Neurosis riguardo la pubblicazione tramite Neurot del prossimo disco degli italiani Ufomammut.

Non ci resta che attendere!

mercoledì 9 febbraio 2011

Mastodon - New DVD Live at the Aragon (2011) Pre-Order & Info







Dopo le notizie di qualche settimana fa che vedevano i Mastodon in fase di scrittura del disco nuovo, oggi loro stessi danno l'annuncio dell'uscita del primo DVD live.

"Live at the Aragon" uscirà ufficialmente il 15 Marzo 2011. Il live è stato registrato il 19 Ottobre 2009 a Chicago. La performance prevede l'entera esecuzione di "Crack The Sky" più alcuni brani estratti da "Blood Mountain" e da "Leviathan".

All'interno del DVD oltre al concerto vi è anche quello che viene chiamato "Crack The Sky - The Movie" ovvero una serie di riprese, per la durata di 58 minuti, con tutti i video che solitamente vengono proiettati alle spalle del gruppo durante i concerti.

Qui il Trailer del DVD:


DVD's Tracklist:

01. Oblivium
02. Divination
03. Quintessence
04. The Czar
05. Ghost of Carelia
06. Crack The Sky
07. The Last Baron
08. Circle of Cysquatch
09. Aqua Dementia
10. Where Strides The Behemoth
11. Mother Puncher
12. The Bit


L'edizione speciale dell DVD contiene una serie di gadget, tra cui plettri e un tour pass in laminato.

martedì 8 febbraio 2011

Amenra/The Black Heart Rebellion - Pre-Order & Info about Split 12" (2011)


Come annunciato qualche post più sotto, molto materiale degli Amenra sta per uscire, e cominciamo oggi con il pre-order dello split fra i belgi e i The Black Heart Rebellion. Lo split uscirà ufficialemente il 25 Febbraio

Tramite il sito Soulslayer da oggi è infatti possibile prenotare una delle 500 copie di questo bellissimo Split 12".
Questo è il primo di tre split che gli Amenra pubblicheranno in questo periodo, il prezzo a mio parere pare un pelo elevato 15,00€ per un 12" che a quanto pare non contiene, almeno per il lato degli Amenra, pezzi originali. Il 12" contiene un lato solo registrato, il lato B infatti è dedicato ad un lavoro grafico di Anne Fontanelle.

Amenra/The Black Heart Rebellion - Split 12 " (Onesided crystal clear vinyl) Lmtd. 500

lunedì 7 febbraio 2011

Fall of Efrafa - Discography & info






Perchè parlare dei Fall of Efrafa oggi? Perchè fare un post su questa band ormai sciolta?
Semplicemente perchè il quintetto Inglese è stato forse uno dei gruppi più particolari e più interessanti della scena post-core negli ultimi 5 anni!

Band con una data di scadenza, ebbene si i Fall of Efrafa nascono con l'idea di sviluppare il loro pensiero attraverso l'uscita di tre dischi che sarebbero andati a comporre una trilogia chiamata "The Warren of Snares". Il progetto e il pensiero che vive dietro alla band è il libro di "La Collina dei Conigli" di Richard Adams del 1972, un libro strano, innovativo i cui protagonisti sono un gruppo di conigli che scappano dalla distruzione della loro conigliera cercando così un luogo migliore in cui vivere.

Tutto questo è solamente l'antefatto ovviamente, ed è qui che possiamo inserire i nostri Fall of Efrafa. Tre dischi, "Owsla", "Elil" ed "Inlè", rispettivamente datati 2006, 2007 e 2009.
In ognuno di essi si sviluppa il tema principale, attraverso testi decisamente impegnati, complessi e affascinanti, uno strano modo per diffondere un pensiero fortemente animalista,conservazionista e ateo, dove è l'uomo ad essere un male per la natura, e dove la natura però non è solo la vittima ma è anche fonte d'ispirazione e di rivalsa.
Ovviamente qualsiasi cosa io scriva riguardo il messaggio che si trova dietro alle liriche dei Fall of Efrafa è sicuramente poco esplicativa rispetto al lavoro fatto dalla band, dove i testi assumono un significato profondo ed evocativo che diviene comprensibile solo durante l'ascolto. Non si può pensare che questo progetto meriti un ascolto sommario perchè questo non riuscirebbe a far penetrare gli innumerevoli messaggi e sopratutto non riuscirebbe a coinvolgere dal punto di vista emotivo così tanto.

A livello musicale i Fall of Efrafa sono riconducibili al "classico" post-hardcore, con innesti crust, non inventano niente di mai sentito prima, però è la consapevolezza con cui tutto viene scritto, pensato e suonato che lascia veramente affascinati, senza considerare che l'idea di base, ovvero quello di comporre una trilogia per poi chiudere i battenti è altrettanto spunto di fascinazione per questo gruppo che nonostante il successo ottenuto nel tempo, non ha esistato a mantener fede alle proprie parole non lasciandosi tentare dal richiamo del pubblico.

Applausi enormi, c'è gente che per molto meno continua ad ammorbare le scene e gli stereo con dischi decisamente inutili.

Come "guida" all'ascolto il mio consiglio è quello di ascoltare la trilogia in perfetto ordine, possibilmente con i testi sotto mano,per questo motivo... buon ascolto!

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Artist: Fall of Efrafa
Album: Oswla
Release: Sept. 2006

Tracklist:

o1. Pity the Weak
02. A Soul to Bear
03. Lament
04. Last but not Least
05. The Fall of Efrafa

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Artist: Fall of Efrafa
Album : Elil
Released : 5/09/2007


Tracklist:

01. Beyond the Veil
02. Dominion Theology
03. 03
04. For el Ahraihrah to Cry

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Artist: Fall of Efrafa
Album: Inlè
Released: Aug. 2009

Tracklist:

01. Simulacrum
02. Fu Inlè
03. Republic of Heaven
04. The Burial
05. Woundwort
06. The Sky Suspended
07. Warren of Snares

sabato 5 febbraio 2011

D.U.N.E. - News about New Album "Marmo" 10" (2011)


Finalmente dopo tre anni di silenzio si fanno risentire i d.u.n.e. con l'annuncio dell'imminente uscita di un nuovo album!!

"Marmo" è il titolo di questo 10" previsto per i primi giorni di Marzo, attualmente due brani in preview e a breve la promessa di poter trovare tutto il disco interamente scaricabile per ora ci si accontenta di questa sferzata di freddo gelido per sempre.

Il gruppo fa sapere che se ci fossero etichette interessate alla co-produzione possono contattare i seguenti indirizzi : dune@insiberia.net oppure records@donnabavosa.com



Artist: d.u.n.e.
Album: Marmo
Release: 5/3/2011
Label: Donnabavosa

Tracklist:

01. Cannibale
02. Supernova
03. Allarme
04. Breccia
05. Il fiume pt.II
06. Astronomy Domine
07. Gorgo




Tim Hecker - Ravedeath, 1972 (2011) Pre-Order, Listen & much more!


L'immenso Tim Hecker si accinge a pubblicare "Ravedeath,1972".
Il 14 Febbraio è la data scelta, il disco si prefigura più cupo del predecessore "An Inmaginary Country" capolavoro assoluto del 2009, abbiamo tracklist e cover di questo disco nuovo e ora non ci resta che attendere con ansia, sicuri che il buon Tim non avrà sbagliato nulla!


Artist: Tim Hecker
Album : Ravedeath, 1972
Release: 14/02/2011
Label: Kranky

Tracklist:

01 The Piano Drop
02 In the Fog: I
03 In the Fog: II
04 In the Fog: III
05 No Drums
06 Hatred of Music: I
07 Hatred of Music: II
09 Analog Paralysis, 1978
09 Studio Suicide, 1980
10 In the Air: I
11 In the Air: II
12 In the Air: III





giovedì 3 febbraio 2011

The Kilimanjaro Darkjazz Ensamble - News & Pre-Order About New Album





Uno dei migliori gruppi in circolazione, dischi favolosi, genialità, bravura e superba capacità di creare atmosfere sospese.

Finalmente denovali da l'annuncio dell'imminente uscita del terzo album studio per i The Kilimanjaro Darkjazz Ensamble.

"From The Stairwell" è il titolo di questo nuovo lavoro che uscirà ufficialmente a breve appunto per denovali, sul cui sito ad oggi si possono ascoltare due tracce in streaming.
Il disco uscirà sia nella versione CD sia in vinile in varie colorazioni, in più uscirà un box a numero iper limitato e ad un costo abbastanza importante.

Qui sotto segnalo un video con una nuova ulteriore traccia tratta da questo "From The Stairwell", caricata questa mattina dal gruppo su YouTube.


Di seguito vi lascio alcuni link utili per poter ascoltare e pre-ordinare il disco nuovo.
Oltretutto denovali ripubblica anche il primo disco dei TKDE reperibile sempre ai link sotto elencati.




mercoledì 2 febbraio 2011

Lent0 - News about New Album & Preview

I Lent0 stanno tornando, finalmente abbiamo notizie concrete, dopo il passaggio da Supernatural a Denovali oggi i nostri romani ci danno notizie fresce sul loro secondo disco.

"Icon" questo il titolo, è defintivamente pronto e finito artwork compreso.

Sul loro myspace è ora possibile avere anche una preview di quello che sarà e da quanto si può sentire pare un gran bel mattone nero pesantissimo e inquietante!

di seguito il comunicato ufficiale rilasciato dalla band pochi minuti fa.

Finally we entered our new shape.

Icon, our second album, is now complete in all of its forms as mastering and artwork are both complete.

Here is our brand new website: http://www.lento-icon.blogspot.com/

You can listen to a preview of a couple of tracks onhttp://www.myspace.com/lento or onhttp://www.denovali.com/lento

Stay tuned for more details to come about the release date.

Lento.




Earth - Review Angels of Darkness, Demons of Light I (2011)


Il blog Stones from the Sky ha pubblicato ieri la mia recensione del nuovo album degli Earth.
Con questo post penso si chiuda quello che ho da dire su questo album che è fra i protagonisti assoluti del mese di Gennaio.



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Siediti nella penombra di una stanza di notte, accenditi una sigaretta e schiaccia play.
Se hai inserito nello stereo
“Angels of Darkness, Demons of Light I”degli Earth ti stai per fare il più bel viaggio extrasensoriale della tua vita.
Questo è in breve il resoconto di cosa può essere l’ultimo capolavoro della band di Dylan Carlson, uno che era partito dall’eroina degli anni 90 e che arriva in questo 2011 a raccontarci con linee melodiche morbide, sussurrate ed estasianti cosa si può fare con una chitarra e ben poco altro.
Batteria, basso, chitarra e violoncello, chi l’avrebbe mai detto che il confuso caos magmatico di
“Earth2 : Special Low Frequency Version”si sarebbe evoluto in questo paesaggio notturno, dolce e malinconico come non mai.
Gli Earth arrivano in questo freddo inverno del 2011 con una perla a dir poco meravigliosa.
La dilatazione totale e angusta del passato, viene ora riorganizzata in un cammino oramai iniziato nel 2005 con
“Hex Or Printing In The Infernal Method” e proseguito fino al 2008 dove “The Bees Made Honey in the Lion’s Skul” dievenne la rappresentazione dello sboccio finale della musica degli Earth.
Invece quello che non ti aspetti è che a distanza di tre anni i padri del Drone escano dal loro mondo con una nuova sbocciatura, forse anche più completa e matura di quella passata.
“Angels of Darkness, Demons of Light I” è oltretutto solamente l’inizio, come si evince dal titolo esiste una seconda parte già pronta e registrata che prima o poi vedrà la luce e solo allora forse la maturazione di questo gruppo sarà portata a termine.
Difficile dirlo, già dopo
“The Bees...” nessuno avrebbe pensato che gli Earth sarebbero stati capaci di superarsi, ma ormai non poniamo limiti a quello che Carlson & soci possono e sanno fare.
“Old Black” apre questa “piece” riagganciandosi li dove, la titletrack dell’album precedente chiudeva quel capolavoro di cui abbiamo già accennato. Chitarre eteree, evaporazione di suono dove una batteria e un basso ritmicissimi creano quelle cadenze atte a rallentare la vita intorno durante l’ascolto, con l’aggiunta di un violoncello magico e sognante, triste per definizione, che sa dare al suono degli Earth quella profondità che a volte solo l’uso di sostanze proibite riesce a creare.
Con questo album nuovo, gli Earth stessi diventano una sostanza proibita, meravigliosi, sognanti, creano psichedelia nera in un modo che nessuno riesce a fare oggigiorno.
“Father Midnight” è la colonna sonora di un film muto dove il lento cadenzare della batteria ci fa camminare con il protagonista lungo queste strade deserte e notturne alla ricerca di un qualcosa, forse se stessi che però in realtà non troveremo mai.
Hanno questa capacità gli Earth, non lanciano messaggi definiti, loro creano l’idea poi sta a te farti strada fra i fumi e le nebbie che le note spandono lungo il loro cammino.
Pregevolissimo esempio di questo cammino è “Descent to the Zenith” che con il suo incedere ci accompagna dove vogliamo essere accompagnati e via scivolare lungo sentieri misteriosi.
Approdando alla titletrack, ormai consuetudine per loro quella di chiudere i loro dischi con la titletrack, dove per 20 minuti veniamo risucchiati in vortici spazio temporali memorabili e solo alla fine ci accorgiamo che ormai la sigaretta è finita e che il disco con lei. Apri gli occhi e ti ritrovi li dove eri partito nella tua poltrona nella penombra.
Che fare ora? accenditi un’altra sigaretta e schiaccia nuovamente play, ci saranno altri nuovi mondi dove il nuovo album degli Earth ti potrà portare.

Signori questo è un capolavoro.

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Tracklist:

01. Old Black
02. Father Midnight
03. Descend to the Zenith
04. Hell's Winter
05. Angels of Darkness, Demons of Light





martedì 1 febbraio 2011

Earth - Angels of Darkness, Demons of Light I (2011) FULL ALBUM STREAMING


Mancano 6 giorni all'uscita ufficiale del nuovo disco degli Earth di cui abbiamo ampiamente già parlato qui sul blog.

Oggi vi diamo la possibilità di ascoltarlo tutto in streaming grazie al sito NPR Music.
Non c'è molto altro d'aggiungere a breve arriverà anche la recensione di questo capolavoro, intanto godetevelo!