Il Conte è tornato.
Burzum, l'incarnazione di ciò che la musica non dovrebbe essere in un ottica morale, ritorna ad un anno di distanza dal suo disco post-carcere (Belus).
Fallen, questo il titolo del nuovo lavoro è un disco serio, maturo concepito in maniera ragionata. Sette tracce ruvide, scontrose, apertamente black metal. Siamo nel 2011 e molti potrebbero storcere il naso nel sentire che la musica di Burzum è black meta e basta, perchè oggi come oggi siamo abituati ad imbastardimenti con lo sludge, con il doom, con l'hardcore, ma Varg Vikernes è uno di quelli che non andrebbe mai a contaminare il "suo" genere con qualcos'altro, per questo è uscito dalla sua fattoria con un disco puro.
Stando alle dichiarazioni stampa, invece, Fallen avrebbe dovuto contenere delle innovazioni travolgenti, ma dopo l'ascolto ci si accorge che queste in realtà consistono solo nella presenza di alcune voci melodiche, che nell'ottica ortodossa di Burzum, però, possono anche sembrare grandi cambiamenti. Chi lo ha seguito dal punto di vista musicale, infatti, capirà subito come quest'aggiunta per lui sia stata come un salto nel vuoto.
Non esiste più in Varg quella spigolosità anni '90, quella violenza insita in ogni nota dei suoi EP (Aske su tutti) e dei suoi album. Ritroviamo piuttosto quella melodia, quei suoni che, come in Belus, richiamavano Filosofem, il suo capolavoro. Falle è un esempio di come oggi si può fare del black metal serio e senza fronzoli, che va diretto al suo scopo, lanciare un messaggio, un monito, quasi un avvertimento.
In questo disco i testi assumono un ruolo pressochè fondamentale, tanto che nella loro traduzione in Inglese (non in americano, ma in Inglese, come specifica Vikernes sul suo sito) possiamo cogliere il vero significato di questo album: cadere, precipitare, disgregarsi, lasciare che l'inevitabile faccia il suo corso, in una continua ricerca di redenzione e purificazione. Il conte non è più un ragazzino selvaggio e spavaldo, ora è un uomo con il suo trascorso e le sue esperienze e arriva a maturazione con questo disco che si colloca sicuramente fra i migliori album black metal che la scena possa offire: schietto, sicnero e cupo e perfettamente in linea con l'ideale di "genere musicale" che Burzum rappresenta. Fallen è un concept, o forse sarebbe meglio dire un concetto, un'idea o un pensiero che diventa così grande da non poter fare a meno di essere espresso o condiviso.
Siamo di fronte ad un album che allenta - anche se di poco - il legame con gli anni '90, assolutamente poliedrico e da scoprire poco per volta, prestando attenzione al messaggio che nelle singole tracce trova spazio fra un grido straziante e un coro melodico, accompagnato dal suono di chitarra così riconoscibile e dal suo blastbeat infernale ed alienante.
L'articola appare tagliato sul lato destro dal layout.
RispondiEliminaadesso è a posto!! grazie per la segnalazione!
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